31. ott, 2022
Sono lunga e distesa nella vasca da bagno dopo l' allenamento, mi godo l' acqua calda e il profumo di cocco del bagnoschiuma, chiudo gli occhi per un momento. Il ritorno al passato è inevitabile: mi ritrovo nella casa dei miei genitori, della mia infanzia e adolescenza, le piastrelle grigie e bianche perlate, secondo la moda del momento, appoggiata al bordo della vasca la radio cubo, quella che si apriva e chiudeva e aveva una comodissima manopola per cercare le stazioni, e guai se non si alzava l' antenna perché altrimenti non si prendeva nulla. I capelli sono lunghi e ricci, racconti con un fermacoda perché non si lavano tutti i giorni, il bagnoschiuma al cioccolato di Acquolina regalato dagli amici per il compleanno, la testa che vaga tra lo studio all' università, i progetti per il fine settimana imminente, quello sguardo lanciato da quel ragazzo che tutto sommato si può prendere seriamente in considerazione. Dall' acqua spunta un corpo che già mi piace poco, troppe protuberanze nei punti sbagliati, la pancetta, il seno troppo abbondanti che non sempre mi fanno sentire a mio agio. Ma non è un problema così grave, non in quel momento. La vita sociale va più che bene, lo studio pure, i fianchi un pò troppo accennati non affannano ancora i miei pensieri. Sono serena, e pare anche la mia famiglia lo sia, dopo anni di litigi e lotte intestine che ne hanno minato le fondamenta fino a farmi credere chela struttura non sarebbe rimasta in piedi a lungo. Finiti i bombardamenti, rimossi i detriti fumanti, sui resti iniziavano a spuntare timidamente i primi fiori. La radio passa grandi successi del momento, 883, Nathalie Imbruglia, Gigi d' Agostino la fanno da padroni nelle classifiche. Il cellulare è un oggetto lasciato ancora spento sulla scrivania, verrà acceso nel pomeriggio per accordarsi sul fare della serata. E' venerdì, finalmente. Chissà cosa succederà nel week end, chissà se ci divertiremo. Chissà cosa succederà nella vita, chissà se ce la faremo. Era tutto una teoria, era tutto un progetto in divenire: lavoro, amore, amicizia, tutto labile e confuso, ancora.
Stamattina sono qui, tutto è certo e ben definito, ora. Lavoro, amore, amicizia: sono cambiati tante volte, si è evoluto il mio pensiero nei loro confronti, sono cambiate le priorità, per fortuna. Il week end è riposo e relax insieme alla persona amata, è il ritrovarsi e trovarsi del tempo lento dopo l' accelerazione della settimana lavorativa che poco lascia spazio al dialogo e ai progetti comuni. Ed è bello, bellissimo.
I fiori che timidamente sbocciavano tra i ruderi sono stati calpestati, sono morti per mancanza di cure e sopra ci sono stati nuovi duelli, bombardamenti che hanno lasciato la terra arida e incapace di fiorire di nuovo.
Il giardino però ha cambiato solo location, è stato trapiantato in un nuova provincia, in una terra feconda che non conosce ancora crisi e lotta, ma solo la morbidezza di un sentimento profondo, di cura e rispetto, che genera gesti e parole d' amore e condivisione. I capelli ora sono corti e argentei, ma non tornerei indietro nemmeno per un momento. La mia nuova vasca mi piace un sacco!