2. ago, 2022

Uno straordinario quotidiano

Non è facile fare la mamma. Non è facile fare la figlia. E' un mestiere, è una missione. Serve pazienza, coraggio, e ancora pazienza, soprattutto se la figlia in questione è una specie di orso di poche parole e meno ancora gesti d' affetto, perlomeno concreti. Parlo di abbracci, carezze, baci, parole affettuose. La figlia in questione non è niente di tutto questo, ahimè. Però dicono abbia un pregio: agisce. Cerca di dimostrare con le azioni quotidiani quanto bene vuole alla sua genitrice, e spera che lei lo capisca. E oggi pensa che lei lo abbia capito: non è stato facile, loro due così diverse, ma così unite da una vita che poche cose ha scontato. Si sono puntellate l' una all' altra come tende al terreno durante la tempesta, non sempre in accordo, come due gemelle siamesi che per destino devono rimanere comunque attaccate, accada quel che accada, volenti o nolenti. La figlia sopracitata non ha mai reso le cose facili alla genitrice, anzi. ha creato problemi, destato tante preoccupazioni, e di questo se ne è sempre fatta un gran cruccio. Lei che non vorrebbe creare pensieri a nessuno, che vorrebbe vivere un pò discosta dalla luce della platea per disturbare il meno possibile, che vorrebbe essere utile a tutti, anche se sa benissimo che non può farlo. Sarà il retaggio di una vita, sarà che fin da bambina le si è sempre chiesto di darsi da fare, lei vuole rendersi utile a tutti, azzerando spesso se stessa, le sue energie.

Questa figlia sono io, pregi, difetti, qualità, tante pecche. Quella che si è voluta tatuare a 18 anni, quella che corre, quella che non mangia, quella che.. tante cose si possono dire di una persona, senza conoscere il suo vissuto, senza sapere quello che è stata, è e sta provando. Quello che provo io è un turbinio di emozioni, sempre, ma in questi giorni, in cui mamma e figlia sono riuscite a stare insieme per un pò, beh, le emozioni sono a mille. La figlia che ospita la mamma, cerca di coccolarla e farla sentire a casa sua, finalmente. La casa più grande, un marito, un cane. Si sente realizzata. Ci sono ancora le ombre del passato, ma sta lottando contro di loro per andare verso la luce di una serenità che tutti si meritano. E che passa dal far pace con quello che è stato, archiviarlo, mai dimenticare, perché il bagaglio è si pesante ma altresì utile per viaggiare il futuro. Zaino in spalla, nuove avventure attendono queste donne combattenti, che hanno ribaltato la loro esistenza per far fronte comune a fatti più grandi di loro. Non so dire se abbiano vinto, di certo ne sono uscite con onore. Insieme. Come oggi. Come ieri. Come domani.