20. lug, 2022
Fa tanto caldo, gli allenamenti sono difficili da portare a casa in questi giorni, le gambe sono pesanti, il riposo sudato e appiccicoso non aiuta, cosi con non aiuta una cagnolina di tre mesi che alle 4 di mattina mi porta i giochi perché è piena di energia, mentre la sveglia suonerà alle 4.30 per una bella corsa ad intervalli di 400 metri che mi spaventa più dei 40 gradi al centro estivo, impolverati e umidi come i vestiti dei 60 bimbi che lo frequentano e mi chiedo dove prendano le energie per giocare a scalpo alle 3 del pomeriggio. Poi ho un flash: penso a quando ho cominciato. A correre intendo. Penso alla strada, metaforica e non, che ho percorso per arrivare fino a qui, alle tappe intermedie, alle fermate più importanti, ai traguardi conquistati, agli errori, alle soddisfazioni. Ricordo nitidamente quella mattina in cui ho affrettato il passo della mia camminata quotidiana e così com' ero, con addosso abiti di cotone palesemente non adatti, con ai piedi consunte scarpe troppo pesanti per il running, mi sono messa a correre. Non avevo idea che esistessero tabelle, intervalli, piani per iniziare ad avvicinarsi al mondo della corsa. Ho solo seguito cuore e istinto, come ho sempre fatto. Il risultato è stato un epico mal di gambe che mi accompagnato per diversi giorni ma che non mi ha impedito di continuare a mettere un piede davanti all' altro, sapendo quanto sarei stata bene dopo. Dico sempre che se avessi scoperto la corsa prima mi sarei probabilmente risparmiata anni di terapia, di dolori e seghe mentali. Con la corsa apro la mente, oltre che il cuore e i polmoni, pianifico viaggi e giornate lavorative, mi costruisco progetti futuri. Mentre corro oso, oso sognare più in grande di quanto faccia da ferma, perché mi sento più forte, mi sento di avere in mano il mondo e la mia vita.
E' dura correre d' estate, è dura correre d' inverno. In generale è dura far fatica in qualunque stagione, ma come dice Nico Valsesia la fatica non esiste. Esiste la poca forza di volontà, esiste la resa, esiste il non credere in noi stessi. Ma esiste anche tutto il contrario: il coraggio, la determinazione, l' autostima. Ed è li che bisogna lavorare, in tutte le stagioni.