28. mag, 2022

Le lacrime che rendono forti

Sto piangendo. Tanto. Spesso. Mica perché sono triste, anzi, a volte proprio per il motivo opposto, ed è granché bello. Mi sembra che la mia anima di reidrati, che venga di nuovo innaffiata dopo anni dì siccità, fuori e dentro. Non riuscivo a piangere più, non riuscivo ad emozionarmi più ed era frustrante, nemmeno un film strappalacrime mi sbloccava più. Diciamo che io non sono esattamente quella delle vie di mezzo, o tutto o niente, o bianco o nero. Prima un blocco di ghiaccio, ora un salatissimo fiume in piena, come se tutto quello che avevo trattenuto ora se ne venisse fuori con gli interessi. Un colore, un’ immagine, una nuvola, tutto concilia una fuoriuscita di strambi sentimenti contrastanti e bellissimi, vividi, veri. Li abbraccio, senza vergogna, timore o pudore che sia. Li accetto, come una forza e una debolezza allo stesso momento. E come ogni forza e ogni debolezza serve per conoscermi, per misurarmi, per vedere cosa ho dentro, che più che mai ora devo saper fare. Saggezza? Stupidità? Chi può dire cosa siano davvero quei fuochi d’ artificio che ci scoppiano dentro. Dipende da come riusciamo a dosarli, da come li spariamo in aria, trovando il punto giusto, cercando di impressionare la nostra retina con i loro colori splendidi. È così che ci illuminiamo da dentro, e che all’ esterno facciamo conoscere ciò che siamo.