26. nov, 2021
Ieri sera, per la prima volta da soli, siamo entrati in casetta nuova. La NOSTRA casa. Non la mia casadasingle, non la sua casadasingle. Quella che abbiamo scelto insieme, e quando abbiamo visto la luce che la attraversava abbiamo detto insieme "Questa è la nostra casa".
Con un salotto vero, una cucina vera, una casa che abbiamo sospirato vedendo allontanare il nostro progetto più e più volte.
Ieri sera, quando ne ho varcato la soglia, non ho capito che cosa stessi provando, e penso sia una delle rarissime volte che mi è capitato.
Mi conosco molto bene, so leggermi dentro e captare le mie sensazioni, ma no, ieri non sono riuscita a mettere in fila dei pensieri sensati su quanto stesse accadendo. C' ero io, c' era il mio amore, una birra al centro del salotto, l' apposito cavatappi e la torcia. E un gran freddo, perché manca ancora elettricità e riscaldamento.
Io però potrei andarci a vivere anche oggi, perché ha un profumo che non scorderò mai, perché li ho sentito di far parte di una famiglia, piccolissima ma con un cuore enorme, un sentimento immenso.
Sembra ieri che giuravo a me stessa che sarei rimasta da sola: ero sull' enorme divano di casadasingle e lacrimavo in solitudine.
Ieri ero al centro di una stanza vuota e sorridevo come una scema, senza che niente mi uscisse dalla bocca perché non articolavo nulla. Sorridevo, e basta, e mi guardavo intorno pensando agli arredi che abbiamo scelto, ai miei genitori che verranno a trovarmi e finalmente potremo sederci intorno ad un tavolo, al balcone d' estate e ai fiori e alla luci di Natale che metteremo.
Forse ho provato qualcosa che si avvicina alla gioia? Qualcosa di così sconosciuto da non saperlo descrivere? Qualcosa di così grande da sopraffare persino la mia testa che non si ferma mai?