24. nov, 2021

Il cuore oltre l' ostacolo

Najla Aqdeir è una ragazza nata in Libia 27 anni fa e che oggi vive e corre felicemente a Milano.

Questo scontro segna la fine della sua libertà. A 15 anni infatti la madre la porta in Marocco cercando di imporle un matrimonio combinato. Lei con coraggio riesce a scappare in Italia grazie all’aiuto del suo allenatore di atletica. La sua famiglia la ripudia, ma è l'inizio della sua rinascita.

Arriva a dieci anni in Italia con la sua famiglia. Grazie alla passione per la corsa si integra molto velocemente con i suoi coetanei. Ma il padre non accetta che corra in pantaloncini corti e viva una vita diversa dalla sua.

Oggi è una running coach molto seguita che ha collaborato con Nike e Technogym. Dedica parte del suo tempo al volontariato portando la corsa in mondi complicati, tra tossicodipendenza e disagio. Perché secondo lei correre è terapeutico, può aiutare a liberarsi dalle proprie catene e vivere meglio.

Najla condivide con tutti la sua filosofia, racchiusa in questa frase. 

"Gli ostacoli non si saltano, si affrontano e si superano”.

In giorni come questi, sensibilizzati dalla tematica della violenza sulle donne, mi convinco sempre di più che la violenza non è solo fisica, e non solo perpetrata da mariti, fidanzati, compagni.

La violenza è un' aura terribile, un anello di Saturno carico di gas nocivi, che non si muove ma si espande, che non si vede ma pesa come un macigno nella vita di molte di noi.

Najla è salva, ora, grazie a se stessa, grazie a persone attente che hanno girato lo sguardo verso di lei, l' hanno vista, ascoltata, capita. Ma per una storia a lieto fine, quante ancora finiscono in tragedia? Quante ancora non vengono registrate dalle nostre menti chiuse nei nostri problemucci quotidiani, da quelli che noi pensiamo essere ostacoli insormontabili quando sono solo verdi collinette?

Siamo chiusi, incolleriti con noi stessi e non riusciamo a vedere appena oltre il nostro piccolo mondo, e questo mi fa rabbia, perché sono io la prima. Per questo mi chiedo se sappiamo ancora ascoltare, e con questo verbo non intendo solo attraverso le orecchie, ma con ogni nostro senso. La maggior parte delle richieste di aiuto non arriva dalle parole, ma da tutta una serie di sfumature che noi, narcisisti dell' animo, egocentrismi olimpionici, non sappiamo cogliere. Usiamo il nostro corpo per ascoltare, non solo per allenarlo sfiancandolo. Il cuore è un muscolo, non dimentichiamolo, e senza di esso cosa saremmo?