4. nov, 2021

...grant me serenity..

Da ragazza avevo una sorta di mantra, che volevo ad un certo punto persino farmi tatuare. E' la preghiera degli alcolisti anonimi, ed è un capolavoro di verità:

"Signore,

concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,

il coraggio di cambiare ciò che posso,

e la saggezza per capirne la differenza."

Aspiravo alla serenità di non poter cambiare nulla della mia vita poco entusiasmante di giovane donna sola, con un lavoro che amava ma senza alcun progetto altro di vita. Mi sentivo in gabbia, mi sembrava di urlare con il viso tra le sbarre ma nessuno mi sentiva, come se lo avessi fatto sotto' acqua, quel' urlo inutile. Mi disperavo, ma NON agivo, ed è qui l' errore. Crogiolarsi nell' idea che niente possa cambiare è un delitto, per se stessi, per la propria vita che non va sprecata. Urgeva un colpo di coda per risalire dalla melma che mi stava ricoprendo. Così un giorno ho cambiato una sola cosa: il mio passo. Che dalla camminata si è trasformato in corsa, lenta, faticosa, come ogni cambiamento. Mi maledivo per aver frantumato la mia comfort zone e anche le mie gambe, ma un mattino hanno messo di farmi male e ho finalmente guardato quello che stava succedendo. Il cambio di prospettiva, come un bambino che dal gattonare ad un certo punto si alza in piedi e la sua visuale cambia, quasi non riconosce più il mondo di prima. Ero forte, ero davvero capace? il mio corpo davvero mi seguiva in quella fatica immane? Davvero si stava abituando? Wow. La sicurezza che mi ha dato cambiare un gesto si è trasferita alla mente, e tutto è svoltato. Il mio futuro ho iniziato a costruirmelo da li, non senza ostacoli, non senza fermate intermedie dolorose ma costruttive. Tutto si somma e mi ha fatto diventare sempre un pò migliore, sempre un pò più saggia e coraggiosa. Non lamentiamoci, agiamo. E' il regalo più grande che possiamo fare a noi stessi. Capiamo la differenza tra quello che possiamo e non possiamo cambiare, e vedremo che non è poi così difficile orchestrare un cambiamento, il limite lo vediamo solo finche non lo superiamo.